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Cronaca Riccione

Mobilità attiva, a Riccione sbarca Active Travel Network Meeting

Giovedì in comune a Riccione è stato presentato il seminario europeo di studio sulla mobilità sostenibile Active Travel Network Meeting

Giovedì in comune a Riccione è stato presentato il seminario europeo di studio sulla mobilità sostenibile Active Travel Network Meeting. Il progetto “Active Travel Network Meeting” è un progetto dell’Unione Europea a cui partecipano sette nazioni diverse, tra cui l’Italia, rappresentata da Riccione e Novara. L’intento del progetto è quello di elaborare, raccogliere e scambiarsi idee e proposte per favorire la mobilità attiva, migliorare la circolazione stradale e, effetto per nulla secondario, migliorare la salute delle persone combattendo le malattie da sovrappeso e mancanza di movimento.

Sono intervenuti: il Sindaco Massimo Pironi, il Vice Sindaco e Assessore al traffico Lanfranco Francolini, Karl Reitner mobility manager austriaco dell’Austrian Mobility Reserch, alcuni componenti del gruppo comunale di lavoro sui temi della mobilità attiva del Comune di Riccione (Barbara Buldrini, Gianni Morri, Stefano Renzi, Augusto Frisoni, Giorgio Ovani).

Durante l’incontro ha spiegato Karl Reitner, mobility manager austriaco dell’Austrian Mobility Reserch: “Contro ogni persona che muore per incidente stradale ce ne sono tre che perdono la vita per le malattie connesse all’inquinamento da smog stradale e addirittura sei per malattie dovute  alla sedentarietà.” Il Vice Sindaco e Assessore al traffico Lanfranco Francolini ha poi presentato le più recenti iniziative intraprese dal Comune di Riccione per la promozione, l’informazione e la diffusione di corrette pratiche di mobilità attività e l’uso della bicicletta nei percorsi urbani: a partire dall’esperienza del bike-sharing, le 40 biciclette gratuite a disposizione di cittadini e ospiti nei diversi punti della città, un sistema in uso in oltre città italiane, che consente ai turisti di usare le biciclette di Riccione usando la chiavetta del sistema in uso nella propria città; il Pedibus, l’iniziativa inaugurata nell’aprile scorso con genitori volontari che accompagnano  a piedi i bambini delle scuole elementari nel tragitto casa- scuola e ritorno; la ciclo-stazione presso il parcheggio comunale pubblico coperto e video sorvegliato di via XIX Ottobre, dove è già possibile, per chi arriva in Stazione in bicicletta, lasciarla al coperto e custodita, in una griglia capace di 45 biciclette; la rottamazione dei primi due vecchi ciclomotori 50cc a due tempi in uso alla Polizia Muncipale con altrettante biciclette elettriche a pedalata assistita; l’acquisto di una bicicletta a due posti “tandem” da assegnare a noleggio in uso gratuito, con le stesse modalità del bike-sharing; la nuova piantina dei percorsi verdi del Boulevard dei Paesaggi, stampata in 30 mila copie e disponibile in italiano e inglese per essere distribuita ai turisti; il montaggio della nuova segnaletica (60 pali) dei primi quattro percorsi ciclo-pedonali del Boulevard, contrassegnati dai colori rosso verde giallo e blu; la prossima istituzione del Bike-park, una spazio recintato e protetto di circa un ettaro dove i bambini potranno imparare ad andare in bici, che verrà realizzato nel quartiere del Colle dei Pini.

“Ringrazio il  gruppo di lavoro Active Travel Network Meeting – ha concluso il Sindaco Massimo Pironi – le cui idee per noi sono uno stimolo e l’opportunità per dimostrare che anche in Italia e a Riccione si possono fare delle cose interessanti in fatto di mobilità attiva. Riccione ha voglia di fare tendenza. Abbiamo puntato molto sulla cultura del movimento: siamo la città dello sport, abbiamo liberato dalle auto gran parte del nostro lungomare, dopo l’estate daremo il via alla pedonalizzazione del lungomare tre, dal porto a piazzale Azzarita, altri 900 metri liberi dalle automobili. Riccione sarà così la prima città d’Italia ad avere l’intero lungomare pedonalizzato. E questo credo che valga più di cento campagne pubblicitarie. Oggi abbiamo 25 km di pista ciclabile, ma il piano del traffico ne prevede altri 25 km nei prossimi anni. Se andiamo avanti di questo passo nei prossimi dieci anni l’area a mare potrebbe essere liberata dal traffico automobilistico, con le sole eccezioni dell’accesso agli hotel, ai parcheggi sotterranei e per il carico e scarico delle merci.”

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