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Cronaca

Grandi nomi per la prima dopo 75 anni del Teatro Galli: anche Roberto Bolle

Attesi Roberto Bolle, Valery Gergiev e l'Orchestra del Mariinskij per Simon Boccanegra, i concerti della Sagra Musicale Malatestiana e la stagione di prosa

E dopo 75 anni si riaccendono le luci del Teatro Amintore Galli di Rimini. Accadrà domenica 28 ottobre, alle 20, dopo importanti lavori di ricostruzione e restauro che lo restituiscono interamente alla città, all’Emilia-Romagna e al contesto nazionale. Il teatro, distrutto dai bombardamenti del 1943, è stato ricostruito sul progetto originale “all’italiana”, realizzato a metà Ottocento da Luigi Poletti, con il miglioramento degli spazi e le correzioni necessarie a garantire ottima acustica e visibilità. Opere per le quali sono stati investiti oltre 36 milioni di euro, 31,7 dei finanziati con risorse comunali. La Regione ha contribuito con 4,7 milioni provenienti da Fondi europei Por Fesr 2007-2013, oltre allo stanziamento di un contributo straordinario di 400 mila euro per la realizzazione della programmazione artistica.  

Madrina d’eccezione dell’inaugurazione del Teatro sarà il mezzosoprano Cecilia Bartoli. La cantante italiana, nata a Roma ma di origini riminesi, debutta al Galli con “La Cenerentola” di Gioachino Rossini, nella versione semiscenica, su strumenti storici, prodotta dall’Opéra de Monte-Carlo con Le Musiciens du Prince diretti da Gianluca Capuano e il coro maschile dell’Opéra di Monte-Carlo. Nel cast, con Cecilia Bartoli nella parte di Angelina, Edgardo Rocha è Don Ramiro, Alessandro Corbelli è Dandini, Carlos Chausson veste i panni di Don Magnifico. Lo spettacolo, nato nel 2017, ha avuto uno straordinario successo internazionale e lo scorso agosto, al Festival di Lucerna, ha raccolto dieci minuti di applausi con il pubblico in piedi.

Tra i grandi appuntamenti di apertura c’è sicuramente lo spettacolo di Roberto Bolle. Incontrastata star della danza, capace di entusiasmare le platee di tutto il mondo e conquistare anche il pubblico televisivo, l’étoile sarà per la prima volta a Rimini sabato 3 novembre alle ore 20, con un’eccezionale tappa di “Roberto Bolle and Friends”, l’emozionante viaggio nell’universo del balletto che coinvolge artisti prestigiosi provenienti da tutto il mondo. Da segnalare anche i tre concerti della Sagra Musicale Malatestiana: mercoledi 21 e domenica 25 novembre è ospite l’Orchestra e il Coro del Teatro Comunale di Bologna con la direzione di Michele Mariotti e un programma interamente dedicato a Rossini con estratti da Guglielmo Tell e lo Stabat Mater per soli coro e orchestra (Salome Jicia soprano, Veronica Simeoni mezzosoprano, Paolo Fanale tenore, Mirco Palazzi basso). Venerdì 30 novembre e sabato 1 dicembre è la volta dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio di Torino con Manlio Benzi direttore per un Gala Verdi – Wagner.

Mercoledì 5 e giovedì 6 dicembre sono ospiti i musicisti dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini con l’etoile Svetlana Zakharova e il violinista Vadim Repin violin con lo spettacolo Pas de deux for Toes and Fingers. Ancora l’opera è protagonista, lunedì 10 e martedi 11 dicembre 2018, con Valerij Gergiev e l’Orchestra del Teatro Mariinskij impegnati nel Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi, con la regia
di Andrea de Rosa, i costumi di Alessandro Lai e le luci di Pasquale Mari. Di grande spessore anche la rassegna di musica da camera, che per la prima volta troverà spazio all’interno del Teatro Galli, con i concerti delle sorelle Katia e Marielle Labèque, del Quartetto della Scala con il violoncellista Giovanni Sollima, un Gala cameristico dedicato a Verdi con le cantanti riminesi Gladjs Rossi e Anna Malavasi e il baritono Luca Salsi, insieme sul palcoscenico con il pianista Davide Cavalli. Agli eventi speciali e agli appuntamenti della Sagra Malatestiana, si aggiungono gli spettacoli teatrali della prima stagione di prosa al Teatro Amintore Galli. Il programma è disponibile sul sito teatrogalli.it e segue la tradizione consolidatasi al Teatro Novelli.

“La riapertura del Teatro Galli - afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini - ha in sé una eccezionale importanza per tutta la comunità regionale, italiana e internazionale. Rimini ritrova un bene architettonico di grande valore, un edificio che faceva parte della sua anima profonda, e l’Emilia-Romagna un altro luogo recuperato lungo la strada degli investimenti in cultura, che abbiamo triplicato.  Ma soprattutto, un elemento identitario per i suoi cittadini. Il restauro del teatro è un esempio positivo di valorizzazione dell’investimento pubblico e di promozione della ricca tradizione artistica regionale. Per sottolineare l’importanza dell’avvenimento, la Regione ha voluto contribuire anche alla realizzazione di una programmazione di grande levatura, in grado di richiamare e riproporre il clima di straordinaria vitalità teatrale e musicale dell’epoca della prima inaugurazione. E altri eventi importanti seguiranno fino alla fine della legislatura.  La cultura rappresenta infatti assieme al manifatturiero e al turismo, un volano per ridare alla regione una piena occupazione”. 

“Con il Galli - ha detto l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti - la regione Emilia-Romagna si arricchisce di un nuovo teatro di tradizione, un gioiello unico anche all’interno dei teatri ‘all’italiana’, considerato tra le opere migliori dell’architetto Poletti. Un investimento coraggioso, in un momento di crisi, da parte dell’amministrazione riminese, frutto di un’idea di città che ricongiunge le sedi della cultura: dal recupero del castello (che ospiterà il museo Fellini) al cinema Fulgor, tornato al suo splendore. Il Teatro Galli completa questo quadro: una strategia che si innesta  a pieno titolo in un sistema di ‘EnERgie Diffuse’, rappresentazione di una regione dove creatività e cultura si basano sul policentrismo  e dove Rimini è un punto di eccellenza”. 

“Il Teatro Galli è rinato grazie soprattutto alle forze e al sacrificio dei riminesi ­­- commenta il sindaco di Rimini Andrea Gnassi - ed è per questo che la sua inaugurazione non sarà limitata ad un evento speciale, ma sarà una festa lunga due mesi, alternando i grandi nomi del panorama internazionale, con appuntamenti dedicati alle eccellenze musicali di Rimini. L’ambizione è quella di far sì che il Galli, l’unico teatro ‘all’italiana’ costruito nel dopoguerra, possa diventare una fabbrica di cultura 365 giorni all’anno, restando popolare ma aprendosi alle divagazioni contemporanee. Una programmazione dunque che possa spaziare tra le più diverse proposte musicali e teatrali, sfruttando tutte le possibilità anche scenografiche che questo ritrovato spazio ci potrà offrire. In questo c’è l’ambizione di rappresentare un luogo speciale per l’intera produzione musicale e culturale del Paese”. Sulle fasi del restauro e sulla prossima programmazione è intervenuto l’assessore alla Cultura del Comune di Rimini Massimo Pulini.

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