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San Marino “lavatrice” per la Camorra, blitz della Dia

San Marino "lavatrice" per la Camorra. E' quanto emerge dall'operazione "Staffa", coordinata dai pm Sergio Amato e Roberta Simeone, che ha consentito di ricostruire il percorso di denaro sporco

San Marino “lavatrice” per la Camorra. E' quanto emerge dall'operazione “Staffa”, coordinata dai pm Sergio Amato e Roberta Simeone, che ha consentito di ricostruire il percorso di denaro sporco appartenente a più organizzazioni criminali della camorra, del clan dei Casalesi di Giuseppe Setola e della famiglia mafiosa dei Fidanzati da tempo stabilitisi a Milano. Mercoledì mattina gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Napoli sono stati impegnati in una vasta operazione.

Sono diverse le ordinanze di custodia cautelare in carcere firmate dal gip Isabella Iaselli. Nel mirino è finito il clan Stolder del rione Forcella. Tra i destinatari c'e' anche il boss Raffaele, imparentato con la famiglia Giuliano e gia' detenuto per altri reati.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il capoclan, in libertà dal 2008 dopo aver trascorso 16 anni in carcere, aveva subito ripreso il controllo del territorio di Forcella, imponendo tangenti agli esercenti e commissionando furti e rapine. Il ricavato veniva riciclato a San Marino con la complicità di professionisti.

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