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Cronaca

Aggredito a Marina Centro, migliorano le condizioni del ferito

Il sindaco Gnassi: "Voglio ringraziare di cuore il primario di Rianimazione, dottor Giuseppe Nardi, l'Unità Operativa di "Anestesia Rianimazione" dell'Infermi da lui guidata"

Seppur ancora in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione dell'Infermi di Rimini, migliorano le condizioni di Emmanuel Nnumani, il giovane nigeriano aggredito il 22 marzo scorso a Marina Centro. I medici del nosocomio riminese, infatti, si mostrano ottimisti sulle possibilità per il 25enne di riprendersi dopo il pestaggio per il quale è stato arrestato Valerio Amato, un 30enne residente a Rimini con problemi psichici. “Finalmente possiamo comunicare una buona notizia - ha commentato il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi. - Il personale medico del reparto di Rianimazione dell’ospedale di Rimini conferma il costante miglioramento delle condizioni cliniche di Emmanuel Nnumani, il giovane nigeriano aggredito il 22 marzo scorso. Il ragazzo sta riprendendo progressivamente coscienza. Ieri è riuscito per la prima volta a mangiare un po’ di frutta. Emmanuel respira ancora attraverso la tracheotomia e questo impedisce di capire se sia o meno in grado di parlare, ma i deficit motori, conseguenza delle lesioni encefaliche riportate come conseguenza dell’aggressione, sono progressivamente meno gravi. La speranza di un buon recupero, fino a qualche giorno fa insperato, è quindi sempre più concreta".

"Per questo - conclude il primo cittadino di Rimini - voglio ringraziare di cuore il primario di Rianimazione, dottor Giuseppe Nardi, l'Unità Operativa di “Anestesia Rianimazione” dell’Infermi da lui guidata, ma più nel complesso tutti i medici e operatori che si sono adoperati con la consueta abnegazione e competenza, dimostrando ancora una volta il grado di efficienza della nostra struttura sanitaria. Ora non resta che seguire l’ancora lungo e complesso percorso di riabilitazione e di recupero che attende Emmanuel: l’Amministrazione, così come fatto dal giorno dell’aggressione, continuerà a stare al suo fianco e a sostenerlo, nell’attesa di poterlo accogliere nella nostra comunità. Una comunità che lo vuole abbracciare e che in questi giorni si è stretta intorno a lui, prendendo a cuore la sua sorte e il suo futuro”.

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