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Cronaca

Inchiesta Meeting, chiesto 1 anno per i vertici di Comunione e Liberazione

Tre dirigenti a processo per i finanziamenti da 310mila euro che avrebbe percepito irregolarmente

Sono a giudizio davanti al giudice del Tribunale di Rimini l'amministratore, il direttore generale ed il responsabile amministrativo della Fondazione Meeting accusati di aver ideato e realizzato il disegno che avrebbe permesso al Meeting di ottenere le contribuzioni illecite da parte degli enti pubblici. Il pubblico ministero, che ha indagato i tre responsabili accusati di aver intascato fondi pubblici manipolando i bilanci della manifestazione per farli figurare in perdita, ha chiesto per i tre accusati la pena di 1 anno di reculsione per l'associazione, invece, è stata chiesta l'applicazione della legge 231 del 2001 per i reati di false comunicazioni sociali. L'inchiesta risale al dicembre del 2012 quando il nucleo polizia tributaria della Guardia di Finanza di Rimini ha sequestrato beni per oltre un milione di euro tra immobili e saldi attivi risultanti dai rapporti bancari intestati alla Fondazione Meeting per l'amicizia fra i popoli e agli amministratori della stessa Fondazione.​ Accuse che, da parte della Fondazione, sono sempre state respinte perché ritenute “infondate” nonostante, nel febbraio del 2013, vennero restituiti i fondi che, secondo la Procura, erano stati ricevuti irregolarmante all’Agenzia di marketing turistico della riviera di Rimini, organo pubblico della Provincia tra l’altro in liquidazione per via della scarsità di fondi in vista dell’abolizione degli enti intermedi.

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