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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Invia video osceno al cellulare della figlia, l'ex moglie lo denuncia per pedopornografia

Calvario per un padre separato, è stata necessaria una perizia ginecologica per stabilire che la donna nelle immagini fosse maggiorenne

Un banale errore nell'inviare un video piccante è costato, a un riminese, l'infamante accusa di detenzione e scambio di materiale pedopornografico. Nel febbraio di quest'anno, secondo quanto emerso, l'uomo aveva inviato per errore sul cellulare della figlia 12enne un video a luci rosse tramite whatsapp salvo poi, subito dopo, inviarle un messaggio in cui si scusava di quanto accaduto e chiedeva alla ragazzina di non aprire l'allegato e di cancellare tutto. In quel momento, però, la minorenne si trovava con la madre, separata dall'uomo e alle prese con una spinosa causa di divorzio, che ha afferrato il telefonino della figlia e aperto il video.

Sullo schermo del cellulare sono apparse le immagini di genitali femminili, completamente glabri, che hanno indotto la donna a supporre che si trattasse di una minorenne e, da qui, si è precipitata alle forze dell'ordine per denunciare l'ex marito come pedofilo. Su richiesta della magistratura è quindi scattato il sequestro del telefonino per accertare la presenza di contenuti pedopornografici, nonostante l'uomo ribadisse che il video incriminato si trattava solo di una goliardata tra amici e che l'invio alla figlia era stato solo un clamoroso sbaglio. Su richiesta del pubblico ministero, poi, è stata disposta una perizia ginecologica per stabilire se, i genitali ripresi, appartenessero o meno a una minorenne. L'accertamento, comunque, ha permesso di stabilire, grazie all'analisi sullo sviluppo dei muscoli delle cosce, che si trattava senza ombra di dubbio di una maggiorenne e, il pubblico ministero, ha chiesto l'archiviazione delle accuse di detenzione e scambio di materiale pedopornografico.

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