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Cronaca San Giuliano / Via Ennio Coletti

Il nuovo ponte di via Coletti durerà 50 anni. I lavori al via per febbraio

Quasi sette ore di dibattito e confronto che sono serviti per fare chiarezza sul progetto del nuovo ponte che unisce Rivabella a San Giuliano Mare, sul percorso che ha portato l'Amministrazione Comunale a fare determinate scelte e per ascoltare le proposte e i suggerimenti dei consiglieri

Il futuro del ponte di via Coletti e le prospettive sulla viabilità sono stati al centro del consiglio comunale tematico di giovedì sera, al quale ha partecipato anche una nutrita rappresentanza di cittadini della zona. Quasi sette ore di dibattito e confronto che sono serviti per fare chiarezza sul progetto del nuovo ponte che unisce Rivabella a San Giuliano Mare, sul percorso che ha portato l’Amministrazione Comunale a fare determinate scelte e per ascoltare le proposte e i suggerimenti dei consiglieri. A seguito della relazione tecnica del direttore dei lavori pubblici, l’architetto Daniele Fabbri e degli interventi dell’assessore ai lavori pubblici Roberto Biagini e del sindaco Andrea Gnassi, il consiglio comunale ha preso atto del contesto in cui la giunta ha operato, ovvero un contesto di emergenza, che richiedeva una soluzione tempestiva ed economicamente sostenibile. La risposta al problema era stata individuata in un primo momento nel noleggio di un ponte bailey, una struttura provvisoria. Una soluzione che, a seguito di confronti e approfondimenti tecnici, è stata riformulata e definitivamente superata, a favore di un ponte modulare che avrà durata minima di vita di 50 anni.

“E’ giusto ricordare il contesto emergenziale in cui siamo stati chiamati a fare delle scelteha ricordato il sindaco Andrea Gnassi nel suo intervento. Eravamo davanti a delle prescrizioni precise, che ci imponevano di chiudere nel più breve tempo possibile il ponte di via Coletti. Per questo motivo, la scelta più opportuna per garantire un immediato intervento a tutela della sicurezza e dell’incolumità dei cittadini era rappresentata dal ponte bailey. Allo stesso tempo però è partito un iter di approfondimento, che ha raccolto alcune delle istanze arrivate da varie parti mettendole in relazione alle condizioni di emergenza in cui siamo costretti a operare, alla ristrettezza dei tempi e al difficile quadro economico”. Il Servizio Geologico e Sismico della Regione Emilia Romagna, ente competente in materia di sicurezza strutturale, a seguito di un sopralluogo effettuato nell’agosto scorso, ha invitato l’amministrazione comunale a consentire il transito dei mezzi solo nella parte centrale, introducendo un unico senso di marcia, in attesa di procedere con i programmi definiti per le realizzazione del nuovo ponte. “Il progetto dunque si è evoluto, arrivando ad individuare come risposta al problema l’acquisto di un ponte modulare, un vero e proprio ponte, che dovrà avere una durata minima di 50 anni. Una struttura che contiamo di realizzare in tempi brevi, decorosa e non ‘provvisoria” che potrà essere ulteriormente migliorata con il contributo di tutti e che rientra in un progetto di riqualificazione dell’intero asse nord e di valorizzazione del fiume. Stiamo lavorando con serietà in un contesto complicato, a dispetto di chi tenta strumentalizzazioni”.

Il progetto preliminare prevede un ponte modulare di I categoria, a due corsie di percorrenza, con due piste ciclopedonali di ampiezza minima di 1,5 metri. Spetterà alle ditte che parteciperanno al bando la presentazione del progetto esecutivo: il 22 novembre scade il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse, mentre dal 25 novembre le ditte avranno 45 giorni per progettare l’offerta. L’obiettivo è consegnare i lavori nel mese di febbraio.  Nel corso della seduta sono state avanzate da alcuni consiglieri diverse proposte progettuali alternative che però a parere dei tecnici risultano attualmente improponibili. Tante proposte anche sul fronte della riorganizzazione della viabilità, legata non solo alla prossima chiusura del ponte per la demolizione, ma per un riassetto generale complessivo. Di prossima realizzazione, ad esempio, la rotatoria tra via Sacramora e via XXV Marzo, mentre si sta discutendo con Anas per le rotatorie tra via Italia e Circonvallazione ovest, e per l’innesto a due corsie sulla rotatoria sempre in via Circonvallazione ovest.

Nei mesi di chiusura totale del ponteha aggiunto l’assessore ai lavori pubblici Roberto Biagini sarà fondamentale garantire il traffico ciclopedonale per ridurre al minimo i disagi per i tanti utenti che percorrono il tratto, ad esempio per accompagnare i bambini a scuola”. A questo scopo sono stati avviati i contatti con il comandante del genio pontieri dell’Emilia Romagna per il posizionamento di un ponte o una passerella dedicata".

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