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Cronaca

Il self service va in standby. "Bollette triplicate, a novembre meglio non rischiare, chiudiamo un mese"

Il celebre self service di Miramare, con menù low cost a base di pesce, riaprirà poi a dicembre. “Solo per la struttura di Rimini per il mese di agosto da 6/7 mila euro del passato a 25 mila euro di bollette"

Un mese in standby. Chiusi, per evitare di finire con i conti in rosso. Inaugurato nel 2012, il self-service diventato celebre per il suo menù tutto a base di pesce, a prezzi super competitivi, a novembre non aprirà i battenti. Nemmeno nel fine settimana. Si tratta della struttura di Miramare, il PesceAzzurro nato dai Cuochi cooperativa Pescatori di Fano. “A novembre, storicamente, è il mese con il fatturato più basso – spiega l’imprenditore Marco Pezzolesi -, e quest’anno per la prima volta chiuderemo. Lo faremo dal 2 novembre al 2 dicembre, per risparmiare su un mese debole e per rivedere l’organizzazione della cucina centrale”.

La proprietà assicura ai clienti storici che a dicembre si ripartirà. Con il solito ricco menù a prezzo low cost. Per pochi euro si mangia pesce fresco dall’antipasto al secondo, ma rigorosamente in modalità self service. PesceAzzurro ha sedi da Rimini fino a Fano, passando da Cattolica, un colosso che nasce da una storia ai confini tra le Marche e la Romagna. Tutti i punti resteranno chiusi per un mese. A incidere il caro bollette. “Solo per la struttura di Rimini – è la testimonianza di Pezzolesi -, siamo passati per il mese di agosto da 6/7 mila euro del passato a 25 mila euro, a Fano è arrivata una bolletta da 50 mila euro per un solo mese. Ora dove possibile ci stiamo adeguando in fretta e furia, con nuovi generatori di corrente e pannelli solari. Ma novembre abbiamo scelto di non avventurarci, visti i bilanci del passato”.

Far quadrare i conti è sempre più impresa titanica. E la sede di Miramare non è esente da un periodo di grande sofferenza, che già si era creata complice la pandemia. “Dalla pandemia in avanti nulla è più stato come prima – racconta Pezzolesi -, paghiamo il fatto che siamo una grande struttura, a self service, dove l’affollamento è alla base del nostro business. Una struttura costruita proprio per andare in utile basandosi sui grandi numeri”. Che stentano e novembre rischiava di diventare un bagno di sangue. “Incidono tanti fattori, non ultimo su Rimini ravvisiamo un problema di parcheggi, da quando nella nostra zona è nato il nuovo lungomare sono davvero in tanti i clienti che chiamano, scrivono o ci dicono che fanno fatica o rinunciano a venire da noi anche per via della difficoltà nel trovare parcheggio. Se il quadro non peggiorerà ulteriormente, a dicembre ci saremo, tranquilliziamo i clienti, ma dobbiamo ottimizzare i consumi”, conclude Pezzolesi.

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