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Cronaca

Preso con 1.400 panetti di hashish: era il fornitore di Zinnanti

A Rimini è conosciuto per esser il titolare di un centro sportivo, con partecipazioni in varie società edili e proprietà sparse per tutta la provincia. un imprenditore milanese di 37 anni

A Rimini è conosciuto per esser il titolare di un centro sportivo, con partecipazioni in varie società edili e proprietà sparse per tutta la provincia. Un imprenditore milanese di 37 anni, ma da anni domiciliato a Rimini, è stato arrestato nell'ambito di un'operazione della Squadra Mobile riminese con l'accusa di traffico internazionale di droga, che ha portato al maxi sequestro di 150 chilogrammi di hashish destinati allo spaccio in Riviera.

All'arresto dell'imprenditore gli investigatori sono arrivati indagando sulle frequentazioni di Marco Zinnanti, il 22enne in carcere per l'omicidio del tassista riminese Leonardo Bernabini avvenuto lo scorso 2 settembre. Sempre secondo gli inquirenti la droga trovata nel covo di Zinnanti era stata acquistata proprio dal 37enne milanese. In manette anche due fratelli di origine algerina di 36 e 38 anni, e uno spagnolo di 58 anni tutti residenti in Francia.

L'arresto è scattato giovedì a mezzogiorno al casello di Rimini Nord, dove gli agenti appostati hanno visto arrivare l'auto con targa francese e un'altra presa a noleggio con a bordo l'imprenditore italiano. Dopo l'incontro le auto si sono spostate precedute da un'altra vettura, sempre con targa francese e condotta dalla spagnolo, con a bordo il carico di hashish.

Il blitz degli agenti ha bloccato tutti sul fatto. All'appuntamento la polizia era arrivata intercettando le telefonate dell'imprenditore che aveva preso contatti con un napoletano residente in Olanda per essere rifornito di droga. I 1.400 panetti del valore di un milione e mezzo di euro sul mercato al dettaglio gli sono stati quindi recapitati all'uscita del casello. Nel 1999 il 37enne era stato indagato con altre 134 persone in un'inchiesta sulla 'ndrangheta nel Milanese.

Secondo Nicola Vitale, capo della Squadra Mobile di Rimini, il 37enne è al momento il più grosso punto di rifornimento a Rimini l’approvvigionamento di sostanze stupefacenti. Ma le indagini non sono concluse poichè gli investigatori vogliono demolire la piramide ben costruita dall'imprenditore lombardo.

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