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Cronaca

L'allarme di Riviera Sicura: "Hotel a rischio default, luglio e agosto non bastano a coprire gli alti costi"

Il presidente Giosuè Salomone: "Si deve riuscire a destagionalizzare le presenze, con questo trend molte strutture alberghiere chiuderanno, malgrado i proclami sulle presenze e sul tutto esaurito nei weekend"

L'estate 2022 promette bene ma non benissimo, secondo gli albergatori inseriti nel progetto di Riviera Sicura. “La Riviera Romagnola deve riuscire a destagionalizzare le presenze – dice Giosuè Salomone, presidente di Riviera Sicura – Due mesi pieni non bastano a coprire i costi di gestione sempre crescenti. Allungare la stagione risolverebbe anche parzialmente l'annosa questione della mancanza di personale. Una stagione breve non da appeal alle offerte di lavoro nel settore turistico e le difficoltà rischiano spesso di ripercuotersi sulla qualità dei servizi. Deve innescarsi un circolo virtuoso che possa far tornare gli anni d'oro in Riviera. Ricerca di nuovi mercati, formazione del personale, eventi che aiutino a destagionalizzare, infrastrutture e trasporti, sicurezza non sono problematiche da affrontare separatamente ma con una visione di insieme da parte della politica. Va rivisto anche il Rue, affinchè le strutture alberghiere fatiscenti possano essere accompagnate fuori dal mercato migliorando, quindi, la qualità media dei servizi. Va rivista l'intera strategia del turismo in Riviera con una progettualità a medio e lungo termine”.

Gli albergatori, dal canto loro, sono pronti a fare la loro parte: investimenti in digitalizzazione, partecipazione a campagne di promozione del territorio, investimenti per la riqualificazione delle strutture. Già dall'autunno prenderanno il via tavoli di lavoro degli operatori del turismo, albergatori in primis ma anche stabilimenti balneari e ristoratori, al fine di elaborare proposte concrete da sottoporre alle Istituzioni.

“L'adunata degli Alpini, notte rosa e gli eventi sportivi in calendario non bastano e non possono bastare – aggiunge Salomone – in bassa stagione l'ampia offerta di camere e la modesta richiesta portano a tariffe da conti in rosso per gli alberghi. Con questo trend molte strutture alberghiere chiuderanno nei prossimi anni, malgrado si sentano quotidianamente proclami sulle presenze a Rimini e Riccione e sul tutto esaurito nei weekend. La realtà è che in bassa stagione gli alberghi, nei giorni feriali, sono semivuoti e con costi energetici e di materie prime astronomici”.

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