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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Bellariva / parco Murri

Violenta lite al Parco Murri, un uomo in fin di vita al Bufalini e altri due feriti con un coccio di bottiglia

A seguito di una cruenta aggressione avvenuta al Parco Murri, un 60enne ricoverato in gravissime condizioni al Bufalini di Cesena. La lite sarebbe scaturita dopo la sparizione di un telefono cellulare

Il Parco Murri, a Bellariva, da anni luogo di ritrovo di sbandati, è al centro di un grave episodio di cronaca avvenuto in pieno giorno, attorno alle 13, domenica (23 luglio). A seguito di una cruenta aggressione, un uomo si trova ricoverato in coma all’ospedale Bufalini di Cesena, a seguito di gravi lesioni interne, la prognosi è riservata. Nella zuffa, sono rimaste ferite altre due persone, questa volta con arma da taglio: per una delle vittime due tagli all’arcata sopraccigliare destra e all’ombelico, per il secondo una ferita alla coscia sinistra. Entrambi non sono in gravi condizioni.

Il presunto responsabile è già stato individuato dopo il pronto intervento delle volanti della Polizia di Stato, si tratta di un 35enne di origini senegalesi, senza fissa dimora, che è stato tratto in arresto con l’accusa di lesioni personali aggravate ai danni di un connazionale 60enne, ora ricoverato con un quadro di massima gravità al Bufalini. Secondo una prima ricostruzione la lite sarebbe degenerata dopo che il 35enne ha iniziato ad accusare i presenti di essere stato derubato di un telefono cellulare. Dopo aver iniziato a gridare, l’uomo frantuma due bottiglie in vetro contro ad un cassonetto per poi impugnare alcuni cocci e iniziare ad aggredire i due uomini poi rimasti feriti.

Secondo le prime ricostruzioni, anche a seguito di alcune testimonianze raccolte dagli agenti, il 60enne ora in coma sarebbe intervenuto per cercare di sedare la lite. Dopo l’intervento delle volanti, a Bellariva sopraggiungono al Parco Murri anche le ambulanze del 118 per prestare soccorso ai due uomini rimasti feriti con i cocci di bottiglia, mentre il 60enne viene ritrovato dagli agenti all’altezza del bagno 96, nascosto all’interno di un cespuglio e in pessime condizioni di salute, completamente sporco di terra. Sebbene cosciente, l’uomo ha subito palesato fortissimi dolori all’addome.

Poco dopo il presunto aggressore è poi stato bloccato dai poliziotti all’interno del Parco Murri. Aveva le braccia sporche di sangue e all’interno di uno zaino una maglietta verde, la stessa che avevano descritto i testimoni della violenta lite. L’uomo si trova ora in carcere con l’accusa di lesioni aggravate. Reato che potrebbe aggravarsi nel caso le condizioni di salute del 60enne dovessero precipitare. A coordinare le indagini il sostituto procuratore Davide Ercolani.

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