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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Zero Morti sul Lavoro, è l’impegno e l’obiettivo che la Uil nazionale si è data e che porta avanti in tutte le realtà

All'indomani dei controlli del Nucleo Ispettorato Carabinieri del Lavoro di Rimini che ha scovato 12 dipendenti in nero il sindacato ribadisce con forza la proposta “Vogliamo il reato di omicidio sul lavoro"

All'indomani dei controlli del Nucleo Ispettorato Carabinieri del Lavoro di Rimini che ha visto 24 ditte ispezione e nei confronti di 9 è stato adottato il provvedimento sospensivo dell’attività imprenditoriale per una serie di irregolarità tra cui12 dipendenti in nero, a lanciare un grido d'allarme è la Uil che sottolinea come "La malattia è grave. Il nostro Paese continua ad avere un record negativo di morti sul lavoro, non è accettabile che una persona esca di casa per recarsi al lavoro e non vi faccia più ritorno perché il profitto, il grande profitto supera e scavalca le norme sulla sicurezza  costruite in tanti anni di lotte sindacali. Zero Morti sul Lavoro, è l’impegno e  l’obiettivo che la Uil nazionale si è data e che porta avanti in tutte le realtà, è il segno che un paese civile ed evoluto come è l’Italia deve superare questa continua carneficina ingiusta ed inaccettabile".

"A Rimini - ricorda la sigla sindacale - ogni volta che le forze preposte svolgono indagini approfondite, emerge puntualmente una situazione drammatica: il lavoro nero diffuso, in particolare nei settori turistico ed edilizio, e al lavoro nero si affianca scarsa attenzione alle norme sulla sicurezza sul lavoro. Anche  recenti controlli hanno evidenziato questa grave situazione con la elevazione di 150.000 euro di sanzioni amministrative, ma soprattutto con la sospensione di 6 aziende nel settore edile e turistico. Sono stati scoperti 6 lavoratori in nero di nazionalità italiana  e straniera, proseguendo nel triste primato che caratterizza le nostre città di uno sviluppo caotico che tiene in scarsa considerazione il lavoro, il lavoro di qualità, la professionalità elevata dei nostri operatori, ma privilegia, purtroppo la concorrenza basandosi esclusivamente sui bassi costi che comportano inevitabilmente, scarsità di diritti dei lavoratori, bassi salari, ipersfruttamento anche ricorrendo al lavoro nero".

"Tutto ciò è inaccettabile - conclude il sindacato - il nostro territorio e più in generale la nostra Regione ed il nostro Paese debbono rapidamente raggiungere l’obiettivo della UIL “Zero morti sul lavoro”, che si ottiene  perseguendo un lavoro di alta qualità per riqualificare le aziende, tutte le aziende a cominciare da quelle turistiche che no0n possono continuare a basarsi sul basso costo richiesto agli utenti, perché troppo spesso a basso costo corrispondono bassi servizi e scarsa sicurezza per i lavoratori. Nel nostro territorio ma in generale in tutto il Paese deve nascere un forte sostegno alla proposta della UIL “Vogliamo il reato di omicidio sul lavoro"”.
 

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