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Cronaca

Albergatore condannato per maltrattamenti e lesioni alla compagna, l'Appello ribalta la sentenza

In primo grado all'imprenditore era stata inflitta una sentenza di 3 anni oltre al pagamento delle spese processuali e ad un risarcimento danni per la parte civile di 20mila euro

I giudici della Corte d'Appello di Bologna hanno completamente ribaltato la sentenza che condannava un albergatore riminese 49enne, ritenuto colpevole di maltrattamenti e lesioni alla compagna, scagionandolo completamente dalle accuse perchè il fatto non sussiste. Per l'imprenditore, assistito dall'avvocato GianMaria Gasperoni, si conclude così un calvario giudiziario iniziato nel 2017 e per il quale si era sempre detto innocente sostenendo, anzi, di essere lui la vittima delle vessazioni della compagna 55enne. Nel settembre del 2022, in seguito alla denuncia della donna che sosteneva di essere stata aggredita e malmenata riportando la frattura di 2 costole e altre lesioni, il giudice di primo grado aveva condannato il 49enne a 3 anni oltre al pagamento delle spese processuali e ad un risarcimento danni per la parte civile, assistita dall’avvocato Morena Ripa, di 20mila euro. La presunta vittima aveva raccontato che i maltrattamenti andavano avanti fin dal 2006 e, l'episodio più che gli veniva contestato, era avvenuto nel dicembre del 2017 dove appunto la donna aveva riportato diverse lesioni.

In seguito alla condanna, l'imprenditore aveva fatto ricorso in Appello e il suo legale aveva ripercorso il rapporto della coppia. Attraverso i post su Facebook della 55enne era stato così possibile smentire il racconto della donna, che sosteneva di essere segregata in casa col divieto di frequentare amici ed altre persone. Le immagini, infatti, riprendevano la signora che trascorreva una tranquilla vita sociale. Allo stesso tempo, la presunta vittima pur raccontando di maltrattamenti e aggressioni fin dal 2016 non era mai stata in grado di fornire testimonianze o certificati medici che dimostrassero le lesioni. In seguito all'episodio del 2017, inoltre, era emerso che era stata la 55enne ad aggredire il compagno per prima e che nel tentativo di schiaffeggiarlo era caduta a terra procurandosi la frattura delle costole. In quella occasione, per la quale l'albergatore aveva a sua volta denunciato la compagna, erano intervenute le forze dell'ordine che avevano documentando come entrambi i litiganti riportavano segni di percosse.

Il 49enne, inoltre, già da tempo aveva iniziato a registrare col cellulare i momenti in cui la compagna si trasformava in una furia e lo aggrediva verbalmente e non solo. Gli audio riportavano gli insulti della donna lanciati all'uomo che, anche davanti al figlio avuto dalla 55enne, veniva preso a schiaffi e sputi. Una serie di documenti che, alla fine, hanno fatto propendere i giudici dell'Appello a ribaltare la sentenza di primo grado nei confronti dell'imprenditore.

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