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Cronaca

I balneari dai ministri Fitto e Santanché. "Le gare vanno fatte, ma stabiliamo insieme i criteri"

Mauro Vanni incontra i ministri: "Priorità nel definire una condizione di stabilità". Assobalneari: "Abbiamo espresso con chiarezza al Governo la necessità di sostenere gli emendamenti segnalati"

Il 26 gennaio una delegazione di Confartigianato Imprese Demaniali, guidata dal presidente Muro Vanni, ha incontrato il ministro per gli Affari europei, per le politiche di coesione e per il Pnrr Raffaele Fitto e il ministro del Turismo Daniela Santanchè. Il governo ha esposto la volontà di sostenere la categoria ad uscire dall’annosa questione del rinnovo delle concessioni alle imprese balneari in esercizio, utilizzando la via dei decreti attuativi della Legge delega sulla Concorrenza.

Un percorso legislativo che vuole superare l’ipotesi della proroga della scadenza delle concessioni, proroga che rischia di essere contestata dall’Europa e impugnata dai Tribunali regionali a causa della nota sentenza del Consiglio di Stato. Ipotesi, quella della proroga, che potrebbe peraltro mettere la categoria nell’impossibilità di accedere ai finanziamenti del Pnrr.

I Ministri hanno comunicato l’intenzione di procedere alla proroga dell’approvazione dei decreti attuativi della Legge delega sulla Concorrenza e, nelle more, di voler lavorare sui contenuti dei decreti per la riassegnazione delle concessioni, di concerto con le rappresentanze della categoria, nel rispetto e nella salvaguardia delle imprese balneari italiane.

Accompagnato da Gianluca Capriotti, segretario di Confartigianato Imprese Rimini, il presidente di Confartigianato Imprese Demaniali, Mauro Vanni, nell’incontro, ha confermato la sua posizione: "priorità assoluta nel definire una condizione di stabilità che consenta ai concessionari di far valere la loro professionalità e di poter pianificare investimenti che allo stato attuale sono impossibili e immaginare uno slot di qualche mese per impostare assieme al Governo i criteri delle gare, per evitare le battaglie legali. Va colto altresì l’allarme dei sindaci, che ritengono molto complicato rispettare i tempi per bandire le gare. A loro chiediamo di farsi interpreti nei confronti del Governo della necessità di avere di fronte un percorso certo e rapido".

"In questa fase ci preme evidenziare il senso di responsabilità che sta caratterizzando l’azione della categoria, nel segno del rispetto delle norme e del ruolo che da sempre gli imprenditori balneari rivestono nella valorizzazione delle aree demaniali e nelle politiche di sviluppo del turismo", conclude Vanni.

La posizione di Assobalneari

Assobalneari ha tenuto un colloquio con il ministro Raffaele Fitto in rappresentanza del governo, il suo staff tecnico, affiancato dagli onorevoli Zucconi e Caramanna. "Ci hanno sottoposto due percorsi diversi chiedendoci di esprimere la posizione di Assobalneari Italia - spiegano -, sostanzialmente il primo è quello che parte dagli attuali emendamenti presentati e segnalati dalle forze di maggioranza che prevedono di fissare al 2024 i termini delle concessioni. Termini che sono già nel perimetro previsti dalla sentenza della adunanza plenaria del Consiglio di Stato e della Legge 118 del Governo Draghi sulla concorrenza. Il secondo percorso proposto è quello invece di sostenere la proroga alla Delega al Governo di qualche mese, prevista dalla legge sulla concorrenza, in scadenza a Febbraio".

"Analizzando la situazione nel suo complesso, fermamente convinti che ci siano tutti gli estremi per dimostrare che le procedure di selezione previste dalla direttiva Bolkestein non riguardano le concessioni demaniali marittime ai fini turistico ricreativi, abbiamo espresso con chiarezza al Governo la necessità di sostenere gli emendamenti segnalati, perché ci permettono di tutelare amministrazioni comunali e concessionari dal termine del 2023 - prosegue Assobalneari -. Inoltre finalizzando la mappatura, prevista dalla legge sulla concorrenza, alla determinazione se la risorsa oggetto delle concessioni sia scarsa o ancora disponibile, metterebbe in mano al Governo un argomento importante, per un necessario confronto con la Commissione europea. Infatti qualora il risultato dimostrasse, e ne siamo certi, che la risorsa è ancora disponibile, il governo guidato da Giorgia Meloni riuscirebbe a tutelare le coste italiane dall’ assalto di capitali stranieri mantenendosi nell’ambito della corretta applicazione della Direttiva Sevizi. Non dimentichiamo che lo stesso Bolkestein dichiaró nel Parlamento italiano l’estraneità della applicazione per le concessioni turistiche dalle procedure selettive".

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