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Cronaca

Balneari, arriva la risposta del governo in Europa: altri 4 mesi per la mappatura. Richiesta una proroga

Ancora quattro mesi per completare la mappatura delle spiagge disponibili, dalla quale si evinca che non esiste una scarsità di spiagge che imponga di mettere a gara le concessioni esistenti

Ancora quattro mesi per completare la mappatura delle spiagge disponibili, dalla quale si evinca che non esiste una scarsità di spiagge che imponga di mettere a gara le concessioni esistenti. E una proroga a fine 2025 del termine per mettere a bando queste ultime. Queste le 'richieste' contenute nella lettera sulle concessioni balneari - come riportato dalla LaPresse - inviata dal governo all'Unione europea.

"Si prevede entro un termine di quattro mesi dalla data di invio della presente nota di concludere un primo confronto con la Conferenza unificata in merito alla determinazione dei criteri per la determinazione della scarsità della risorsa e ai relativi indirizzi di riordino del settore", si legge nel testo, dove si aggiunge che "all'esito del confronto con la Conferenza unificata, si ritiene opportuno sottoporre alla Commissione europea i risultati dell'attività istruttoria e consultiva per poi procedere all'adozione dei provvedimenti normativi di riordino del settore".

Pertanto, "in un contesto tuttora in divenire", si ritiene "che sussistano i presupposti per l'esercizio da parte degli enti concedenti della valutazione discrezionale connessa alla cosiddetta 'proroga tecnica'" prevista dalla legge fino al 31 dicembre 2025 per "ragioni oggettive". In conclusione della lettera "si conferma la piena disponibilità delle competenti autorità nazionali a proseguire il dialogo e la collaborazione con la Commissione europea al fine di addivenire a una declinazione dei criteri di determinazione della scarsità della risorsa, e quindi di riordino del settore, pienamente coerente con il quadro normativo unionale e con la giurisprudenza della Corte di giustizia".

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