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Cronaca

Concessioni, Sadegholvaad: "Porto in giunta le linee di indirizzo. Ma siamo abbandonati a noi stessi"

Sul futuro delle spiagge l'incognita delle concessioni balneari, il sindaco: "L’atto arriverà in giunta la prossima settimana, ma sarebbe scellerato non dare dei criteri generali uguali per tutti i comuni"

“Il Comune di Rimini andrà a bandire le linee di indirizzo sulle gare attenendosi al decreto concorrenza del Governo Draghi. L’atto arriverà in giunta la prossima settimana”. Ad annunciare la novità in tema Bolkestein, sul futuro delle concessioni demaniali, è il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. Che fa presente come tra i comuni italiani “c’è smarrimento” e un vuoto “perché il governo sta lasciando tutti nel limbo”. Di sicuro il clima di incertezza legato al futuro delle concessioni, non aiuta per l’imminente sviluppo del nuovo piano dell’arenile su cui Rimini sta lavorando da mesi e che ora va verso l’approvazione in un contesto dettato da molte incognite: in particolare il piano sarebbe più facilmente adottabile dalle imprese balneari qualora ci fosse una certezza soprattutto in chiave di investimenti. E’ vero che l’iter del nuovo piano proseguirà ancora per mesi, ma chi ha intenzione di sviluppare progetti per il momento resterà alla finestra. C’è un secondo tema non secondario: le future concessioni quale durata avranno? Ci sarà un arco temporale sufficiente di ammortamento per gli investimenti che il Piano arenile chiederà al privato? Tutte domande a cui al momento non è facile trovare risposta.

Perciò a Rimini idee chiare per il futuro della spiaggia, ma c’è da capire chi saranno nel futuro gli interlocutori. “La speranza è quella che nelle nostre spiagge continui a esserci quella identità romagnola che ci ha sempre contraddistinto”, dice il primo cittadino. Ma le gare, in attesa delle regole, sono appunto gare e tutti possono partecipare con legittime ambizioni. Di fatto, spiega l’assessora Frisoni, in queste ultime settimane non ci sono stati significativi passi in avanti. In vista della prossima stagione estiva tutto resterà immutato. Ma il nuovo anno dovrà portare alle gare. Sarà tutto concluso per dicembre del 2024? “Un’incognita a cui non sappiano dare al momento certezze”, dicono in coro sindaco e assessora. E il primo cittadino spiega come “sindaci da tutta Italia sono scatenati, per chiedere informazioni, c’è il rischio che ogni comune vada per la propria strada”.

Ed è quello che Rimini non auspica. “Ci devono essere regole precise uguali per tutti, ci deve essere una linea di indirizzo – dice Sadegholvaad -, che però il governo non ci sta fornendo. Sarebbe davvero scellerato non dare dei criteri generali per tutti, Rimini ma come noi tutti i comuni attendono le linee guida per procedere. Anche perché qui c’è sicuramente il giusto spirito imprenditoriale, abbiamo le idee sul futuro della spiaggia, ma anche chi vorrebbe investire non può fare altro che temporeggiare”.

Sadegholvaad aggiunge: “E’ una situazione surreale, tutti gli amministratori si domandano: e ora cosa facciamo? La verità è che sul tema delle concessioni balneari siamo abbandonati a noi stessi”. 

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