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Cronaca

Farmacie a corto di antinfiammatori e antibiotici. "Evitare però scorte inutili, le alternative ci sono"

Le criticità coinvolgono anche le farmacie del riminese. Il presidente Giulio Mignani: "Problema reale, ma nessun allarmismo. Si eviti il fai da te e il confronto con il medico consente di trovare la soluzione"

Le farmacie del riminese non sono esenti dalle criticità. Mancano fiale per aerosol, antibiotici per bambini, sciroppi per la tosse. Situazione critica anche per farmaci antiparkinsoniani e antiepilettici. In molti clienti si trovano a richiedere medicinali, che erano soliti acquistare, e che ora si trovano con sempre maggiore difficoltà. “E’ vero, mancano delle forniture specifiche anche da noi – conferma Giulio Mignani, presidente dell’ordine dei Farmacisti della Provincia di Rimini -, nelle prossime settimane bisognerà adattarsi sostituendo alcuni farmaci. Sarebbe però un errore creare allarmismo e facciamo appello di evitare inutili scorte, perché comunque le alternative esistono”.

Il problema delle forniture è su scala nazionale e riguarda una crisi globale del settore. Dovuta da più cause sommate assieme. “Come diceva il nostro presidente nazionale Mandelli si sta verificando quella che è a tutti gli effetti una tempesta perfetta”, è la descrizione del momento da parte di Giulio Mignani. Anche nella sua farmacia, a Riccione, reperire alcuni medicinali è sempre più complicato. “Una volta c’era anche da parte dei vari rappresentanti troppa offerta, ora soprattutto per la categoria dei farmaci antinfiammatori come l’ibuprofene non ci sono scorte e di fatto le consegne sono contingentate – sottolinea Mignani -, proprio l’altro giorno ho chiuso un ordine e mi sono dovuto accontentare della consegna di 25 confezioni di compresse”.

Il mercato ha visto saltare tutti gli equilibri. Complici più fattori, a partire dalla pandemia da Coronavirus, ma anche tempi che si allungano per le consegne, l’arrivo di container, complice guerra e crisi economica. "Complice l'aumento dei costi energetici le materie prime sono più costose. Dai principi attivi ai materiali per imballaggio, purtroppo ora è più costoso produrre ogni cosa", Mignani conferma alla lettera ciò che si sta verificando anche in altre parti d’Italia.

Tuttavia le alternative esistono, si tratta magari di farmaci che erano stati sostituiti dall’abituale catena del commercio oppure con etichette differenti. “Su alcuni farmaci possiamo intervenire anche noi farmacisti, per la realizzazione, sempre se naturalmente avviene la consegna delle materie prime. Sugli antinfiammatori l’utilizzo ha visto anche un drastico aumento durante questi ultimi periodi. Ma, ripeto, anche con il confronto con il proprio medico le soluzioni si trovano”, conclude Mignani.

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