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Cronaca

Frisoni al Ttg: "Fare chiarezza sulla Bolkenstein, senza garanzie gli stabilimenti non investono più"

L'assessora al Demanio: "Auspichiamo che si possa instaurare un serio confronto tra governo, regioni e enti locali sulle concessioni demaniali per dare finalmente certezza al settore"

L’assessora al Demanio del Comune di Rimini Roberta Frisoni è intervenuta al Ttg, la fiera internazionale dedicata al turismo, tornando a porre l’attenzione sul tema delle concessioni balneari. Durante le prime due giornate del Ttg, Frisoni è intervenuta in un paio di convegni in cui ha portato il punto di vista del Comune di Rimini intorno alla 'vexata quaestio' del futuro delle spiagge, vale a dire Bolkestein e gare così come prevede la normativa europea. “Da parte dell'Ente pubblico gli elementi da rimarcare sono principalmente due: il primo relativo alla pressoché certa possibilità di programmare interventi di riqualificazione della spiaggia in assenza di un quadro normativo finalmente chiaro, trasparente, né ambiguo né interpretabile.  Faccio sempre l'esempio del Comune di Rimini: non vedo quale convenienza abbia la comunità o i turisti nel presentare un lungomare rigenerato e una spiaggia che potrebbe essere ugualmente armonizzata nell'aspetto e arricchita di servizi, a causa della perdurante incertezza ormai ironicamente alla soglia dei 18 anni e dunque dell'età adulta”.

E si addentra: “Nessuno o in pochissimi investono senza garanzie. Questo penalizza le città, i luoghi, le località che più hanno investito e stanno investendo sul fronte della modernizzazione e della rifunzionalizzazione in chiave sostenibile dell'offerta turistica. Secondo aspetto: con la caduta del Governo Draghi, che avevo preso una direzione sul tema nel cosiddetto decreto Concorrenza, i tempi per le amministrazioni locali per definire il percorso che dovrà portare alle evidenze pubbliche si fanno strettissimi. Non c'è ancora alcun decreto attuativo, una piattaforma anche generica di come operare nella definizione dei percorsi amministrativi vista la scadenza disposta dall'autorità giudicante comunque fissata al 31 dicembre 2023, eventualmente prorogabile al 2024. Siamo in un tempo ‘sospeso’ ma il problema del tempo adesso sale obbligatoriamente in cima a tanti altri aspetti. Noi come Comune di Rimini, facendo leva sulle nostre competenze specifiche, possiamo oggi solo portare avanti le linee d'indirizzo del nuovo Piano Spiaggia che interpreti l'innovazione applicata al parco del Mare con la sua proiezione verso l'arenile: sostenibilità, rinaturalizzazione, strutture leggere, spiaggia inclusiva, nuovi servizi per i turisti, migliore qualità. Auspichiamo che si possa instaurare presto un serio confronto tra governo regioni e enti locali sulle questioni relative le concessioni demaniali per dare finalmente certezza al settore e prospettive di investimento”.
 

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