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Cronaca

Minuto di silenzio alle 17,58. Rimini dedica un albero e una targa a Giovanni Falcone nel trentennale

Sulla targa, sono state incise le parole della sua famosa frase: "Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini"

Dopo il torneo "Beach volley e legalità”, svoltosi ieri al Bagno Tiki 26, la rassegna denominata “Sulle nostre gambe. La memoria contro le mafie”, ha lasciato i suoi semi di educazione alla memoria nei due importanti incontri con gli studenti. Momenti educativi rivolti ai più giovani per fare in modo che l'impegno per una cultura antimafia non sia intriso di ipocrisia e retorica, ma crei una reale consapevolezza. Con questa tensione si sono svolti questa mattina, prima nell’Istituto O. Beluzzi – L. da Vinci e poi al Teatro Galli, i due momenti formativi con i ragazzi delle scuole che hanno avuto come focus “La memoria contro le mafie” il primo e “Il rispetto delle regole nello sport e nella vita” il secondo.

Ma il momento più significativo della giornata si è svolto nel pomeriggio, quando in piazza Malatesta (angolo Palazzo Pelliccioni)  è stata dedicata una targa e un albero (un leccio) in onore di Giovanni Falcone. Sulla targa, sono state incise le parole della sua famosa frase: "Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”. Qui si è svolta la cerimonia commemorativa “Germogli di Legalità”, dove sono intervenuti il sindaco Jamil Sadegholvaad, Il Prefetto di Rimini Giuseppe Forlenza, l’assessore alla Legalità Francesco Bragagni e la procuratore Capo della Repubblica di Rimini Elisabetta Melotti, con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime della strage di Capaci, fatto esattamente alle 17 e 58 minuti, l’ora in cui è avvenuto il tragico attentato.

A seguire - nel porticato Palazzo Garampi - si è svolta l’inaugurazione della mostra “Una vita contro la mafia”, che sarà visibile al pubblico fino al 19 luglio, per un periodo simbolico di 57 giorni, ovvero esattamente il tempo, che nel 1992 è trascorsero tra l'omicidio di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo assieme a membri della scorta e la strage di via D'Amelio in cui perì Paolo Borsellino con i suoi cinque agenti di Polizia. Alla cerimonia e all’inaugurazione della mostra hanno partecipato anche alcuni studenti, le loro famiglie e la Banda Giovanile città di Rimini.

Le autorità e i cittadini presenti alla cerimonia-2

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