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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Ritorno in classe, Morolli: "A settembre la scuola deve essere pronta. Già al lavoro per il rientro"

"La lezione in presenza deve tornare a essere la normalità. Non esistono piani b per una generazione che ha già pagato un danno ancora incalcolabile sull’altare del Covid"

Le vacanze scolastiche per chi non ha dovuto sostenere l'esame di maturità sono iniziate da un mese satto, ma già si guarda al nuovo anno scolastico. A fare il punto sulla necessità di essere pronti, senza incertezze, è Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini. "Ci aspettiamo di ritrovare a settembre una scuola migliore di quella che abbiamo lasciato a giugno. Non solo un desiderata, ma un obbiettivo chiaro e prioritario che tutte le istituzioni devono porsi, concretamente, per impedire che il primo giorno del prossimo anno scolastico sia un ritorno al passato che conosciamo. Prima della pandemia, ovviamente. Con i temi sanitari che vanno naturalmente posti in cima alla lista, ma senza dimenticare che dobbiamo garantire trasporti adeguati e la sicurezza intorno e fuori dalla scuola, non solo nelle aule. È una sfida che non ammette tentennamenti, incertezze e, soprattutto, perdite di tempo. Settembre è dietro l’angolo, ma abbiamo ancora tempo per lavorare efficacemente. L’anno scorso abbiamo dimostrato che partire in tempo, non aspettando aiuti calati dall’alto e cedere all’immobilismo, ci ha permesso di partire con un vantaggio rispetto altri territori".

Morolli sottolinea che non si può "cedere al fatalismo di chi prevede un inizio di nuovo anno scolastico in continuità con quello concluso. Voglio essere chiaro, la dad dovrà essere sempre più considerata come un’opportunità, uno strumento in più, e non come la normalità. La lezione in presenza, senza doppi turni o altri algoritmi cervellotici di rotazione di classi, deve tornare ad essere la normalità del sistema educativo italiano. Non abbiamo alternative, non esistono piani b per una generazione che ha già pagato un danno ancora incalcolabile sull’altare del Covid. Non stiamo parlando solo di questioni tecniche, ma prima ancora di un concetto morale, oltre che civile e sociale, inalienabile, il diritto allo studio. Per questo leggo con preoccupazione sulla stampa nazionale alcune anticipazioni del Cts, l’ormai noto Comitato tecnico scientifico, che, su sollecitazione del Ministero dell’istruzione, ha anticipato quale potrebbe essere lo scenario per garantire la ripresa scolastica a settembre. Non vorrei che iniziasse un rimando di responsabilità e di tempistiche che, come è facile prevedere, ricadrebbe sulle spalle dei nostri giovani".

Prosegue Morolli: "Attenzione, non solo ne condivido le preoccupazioni sanitarie, ma abbiamo già attivato l’Amministrazione comunale con investimenti per potenziare gli strumenti di sanificazione e distanziamento all’interno delle scuole di nostra proprietà. Condivido anche la sollecitazione sulla vaccinazione dei più giovani, che come Amministrazione promuoviamo, perché più giovani verranno vaccinati e meno problemi avremo a settembre. Però non vorrei che questi dubbi e timori, piuttosto che generare uno scatto in avanti, siano al contrario causa di cedimenti, tentennamenti, ritardi. A livello territoriale sono in contatto quotidiano con i direttori didattici, gli insegnanti e l’Ufficio scolastico regionale. Alcune sollecitazioni sono già state raccolte e, a breve, partiremo con alcuni incontri per preparare in tempo utile il terreno al rientro scolastico di settembre. Un rientro che, una volta salvaguardato il principio sanitario, non lasci questa volta indietro nessuno. La didattica a distanza dovrà essere una opportunità in più, non la normalità, riportando la presenza, la condivisione, l’inclusione e l’integrazione come pilastri della nostra scuola, già dal primo giorno di scuola".

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