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Cronaca

Scuole per l'infanzia, l'Adl Cobas: "Maggiori tutele per le lavoratrici, esternalizzare il servizio un errore"

L'Associazione diritti lavoratori: "I tagli dei costi del servizio sono scaricati sulle lavoratrici che non vengono retribuite"

L’Adl Cobas non ci sta e va supporto delle educatrici di cinque scuole dell’infanzia del Comune di Rimini. L’associazione diritti lavoratori denuncia che “a fronte della sospensione del servizio, magari a causa del Covid o nei periodi di vacanza, i tagli dei costi vengono scaricati direttamente sulle lavoratrici che non vengono retribuite oppure si ritrovano con un saldo ferie in negativo”. Per questi motivi Cobas chiede che la gestione dei servizi pubblici essenziali “non deve essere data in appalto, e la pandemia in corso dovrebbe averci dimostrato l'importanza degli educatori e delle educatrici che hanno sempre assistito e sostenuto i bambini e i ragazzi con disabilità o particolare fragilità”.

Si tratta di dipendenti Ceis e lavorano con rapporti di lavoro part-time verticale, in vigore da settembre a luglio, e che prevedono la sospensione dell'attività lavorativa nel mese di agosto. Sono impiegate nelle scuole per l’infanzia L’Arcobaleno (Marebello), Il volo (zona via Ugo Bassi), La Giostra (Rivabella) Al Zgheli (Santa Giustina) e il Borgo (Borgo San Giuliano). “Nelle scuole d'infanzia comunali l'appalto prevede che a fronte della chiusura della sezione il servizio venga sospeso e il Comune non eroghi un euro al datore di lavoro che gestisce l'appalto. E così è sempre la stessa storia – è specificato nella nota stampa - i tagli dei costi del servizio sono scaricati sulle lavoratrici che non vengono retribuite, oppure il Ceis ricorre cospicuamente all'utilizzo di ferie a tal punto che le educatrici si ritrovano un saldo di ferie gravemente negativo, parliamo di -50 o -100 ore. Ferie che devono essere considerate un vero e proprio debito della lavoratrice nei confronti del datore di lavoro”.

Sulla partita dei bandi, in scadenza quest'anno, delle 5 scuole di infanzia e del servizio di sostegno ai bambini disabili nei nidi e nelle scuole d'infanzia del Comune di Rimini chiediamo un appalto diverso che preveda l'educatore di plesso, ma anche l'applicazione del Ccnl delle cooperative sociali al posto del contratto Aninsei per livellare le condizioni lavorative nei servizi educativi esternalizzati e limitare la frammentazione contrattuale” conclude l’Adl Cobas.
 

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