Sicurezza sul lavoro, in arrivo un protocollo provinciale per rafforzare diritti e tutele dei lavoratori
Si è tenuto in Provincia un incontro con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil sui temi della legalità e della sicurezza sul lavoro
Si è tenuto in Provincia un incontro con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil sui temi della legalità e della sicurezza sul lavoro. Erano presenti per la Provincia il presidente Riziero Santi, il consigliere provinciale con delega alla legalità, Giuliano Zamagni, e il dirigente Ivan Cecchini. Le organizzazioni sindacali territoriali di categoria del settore dell’edilizia avevano chiesto un incontro al presidente della Provincia per cominciare a discutere il rinnovo del Protocollo provinciale sugli appalti pubblici, scaduto cinque anni fa. Un rinnovo che ponga al centro la legalità, la qualità, la regolarità e la sicurezza del lavoro e delle prestazioni negli appalti e concessioni di lavori, servizi e forniture pubblici. Un rinnovo più che mai necessario anche alla luce delle ingenti risorse del Pnrr in arrivo sul territorio, affinché siano governate in maniera attenta e al riparo da ogni tentativo di infiltrazione mafiosa. Fondamentale, a proposito di appalti pubblici, è il criterio condiviso dell’offerta economicamente più vantaggiosa contro la regola del massimo ribasso per garantire la più alta qualità e sicurezza nei lavori che vengono affidati e la massima tutela del lavoro, temi presenti anche nel Patto per il lavoro e il clima provinciale che sarà presto sottoscritto.
“La legalità, declinata in modo particolare nel suo aspetto della sicurezza sul lavoro – dichiara il presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi – è il tema centrale che abbiamo affrontato nell’incontro con i sindacati. È un’emergenza nazionale, quella degli incidenti sul lavoro, inaccettabile per un paese civile. Con i sindacati abbiamo concordato di avviare un percorso per la sottoscrizione fra tutte le parti sociali, sindacati e associazioni datoriali, di un nuovo protocollo provinciale sugli appalti e per la sicurezza sul lavoro che rafforzi la legalità, i diritti e le tutele dei lavoratori. La Provincia, anche e soprattutto su questo tema, è un interlocutore affidabile per le parti sociali, come penso dimostrino progetti provinciali quali il Patto per il lavoro e per il clima, la Stazione unica appaltante e il nostro rientro nell’Osservatorio sulla sicurezza, che sono stati gli altri temi del confronto".
A seguito dell'incontro dicono Cgil, Cisl e Uil in una nota congiunta: "Si è trattato di un iniziale scambio di vedute a partire dalla necessità che le ingenti risorse a disposizione per la realizzazione di progetti sul territorio siano governate in maniera molto attenta e al riparo da ogni tentativo di infiltrazione mafiosa. Fondamentale, a proposito di appalti pubblici, è il criterio condiviso dell’offerta economicamente più vantaggiosa contro la regola del massimo ribasso per garantire la più alta qualità e sicurezza nei lavori che vengono affidati e la massima tutela del lavoro. Perché, come organizzazioni sindacali, abbiamo sempre sostenuto lo stretto legame che esiste tra il contrasto alle infiltrazioni mafiose nell’economia legale e la promozione della qualità del lavoro. Un principio che è presente anche nel Patto per il lavoro e il clima provinciale che è in procinto di essere ultimato. Altre condizioni che devono essere garantite sono il contrasto al dumping contrattuale che è possibile ottenere se vengono rispettati appieno i contratti di lavoro, la clausola sociale in caso di passaggio da un’azienda ad un’altra, la responsabilità in solido delle aziende che appaltano il lavoro".