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Cronaca

In ospedale 133 ricoverati Covid. L'assessore: "Il vaccino divide le persone, ma è l'unico deterrente"

Dopo le parole del presidente della Regione Stefano Bonaccini, l'assessore Kristian Gianfreda assume una posizione nei confronti dei no-vax

"Nessuno no vax si senta vittima, ma stiamo combattendo contro un virus e non contro un amico o un conoscente". Dopo le parole forti pronunciate dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, anche l'assessore del Comune di Rimini Kristian Gianfreda assume una posizione nei confronti dei no-vax. Nessun tono polemico, ma l'assessore si rivolge agli schettici nei confronti della campagna vaccinale snocciolando numeri e dati aggiornati. A partire dai casi che si sommano all'ospedale di Rimini: "Otto persone su dieci in terapia intensiva non sono vaccinate, i ricoveri sono in aumento in maniera proporzionale ai contagi, che viaggiano cinque volte più veloce tra i non vaccinati. Cosa sarebbe successo oggi se avessimo ascoltato le teorie della libertà vaccinale? Di chi ci dobbiamo fidare di fronte ad un virus, ancora per molti aspetti sconosciuto, che questa mattina produce 133 ricoverati solo nella provincia di Rimini e ha fatto più di 138 mila morti solo in Italia? Lo so: con il ragionamento non se ne esce, le proteste (sparute per fortuna) continueranno".

Gianfreda lo afferma a seguito della prossime manifestazioni, con una nuova protesta in piazza compresa anche all'Arco d'Augusto di Rimini: "La pandemia ha cambiato e sta cambiando parecchie cose, e non per forza solo l’ingresso ad un negozio o in teatro. Tra le tante cose, sta creando una ormai purtroppo cementata contrapposizione permanente che divide famiglie, amicizie decennali, colleghi di lavoro. Una contrapposizione che nei fatti è alimentata più da argomentazioni di fede piuttosto che scientifiche o razionali. Tant’è che spesso non se ne parla più; solo tra appartenenti alla stessa tesi si affondano i colpi, senza pietà. Basta guardare ai commenti apparsi l’altro giorno sui social in seguito al decesso di un ragazzo di 22 anni nella vicina Riccione per chiedersi in quale abisso stia precipitando il mondo".

E in conclusione l'assessore aggiunge: "Mi risulta incomprensibile e abnorme, in particolare, chi fa questo per principio o per presunta libertà. La libertà di far diventare l’ospedale un teatro di guerra? Di assalire o insultare medici, infermieri, personale? La realtà dei fatti e dei dati ci porta a considerare la campagna vaccinale un deterrente fondamentale: tasso di ricoveri 2 volte inferiore e mortalità 5 volte inferiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nel nostro territorio".

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