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Cronaca

Dal '92 in team per le emergenze, 30 anni fa nasceva la collaborazione tra 118 e marinai di salvataggio

Nel 2021 sono state effettuate nella riviera romagnola 26 rianimazioni cardiopolmonari iniziate dai marinai di salvataggio, di queste 4 a Bellaria, 5 a Rimini, 2 a Riccione e 3 a Cattolica. Le altre fuori provincia

Risale a 30 anni fa (era il 1992) l’inizio della collaborazione tra i marinai di salvataggio della Provincia di Rimini e il servizio 118. Fino ad allora era mancata una interazione tra i “soccorritori acquatici” e i “soccorritori di terra” per ottimizzare gli interventi a tutela della sicurezza in mare e in spiaggia. Tramite il Centro Studi sul Salvamento iniziarono analisi approfondite della casistica degli incidenti in mare con conseguenti proposte di introduzione cambiamenti nelle ordinanze balneari. L’associazione salvataggi ha raccolto il testimone e negli ultimi anni sono state proposte soluzioni “tecnico organizzative” scaturite dalla individuazione con metodo scientifico/statistico delle variabili e dei coefficienti di correlazione con gli incidenti in mare e spiaggia.

Report - Nel 2021 ben 193 salvataggi al mare. "Il servizio va ampliato"

“Dall’epoca in cui il marinaio di salvataggio stava sotto a un ombrellone (quando c’era) “scollegato” da tutto e da tutti a fare da “parafulmini” per una responsabilità e presa in carico del soccorso spesso impossibili, ad oggi, ne è stata fatta di strada”, racconta l’associazione.

Rianimazioni in spiaggia

Nel 2021 sono state effettuate nella riviera romagnola 26 rianimazioni cardiopolmonari iniziate dai marinai di salvataggio, di queste 4 a Bellaria, 5 a Rimini, 2 a Riccione e 3 a Cattolica. Le altre fuori dal territorio provinciale. Delle 26 rianimazioni eseguite sono deceduti sul luogo 17 persone, mentre sono stati trasportati al Pronto soccorso 9 pazienti. Su 26 pazienti soccorsi, nel 36% dei casi è riuscita una ripresa di un circolo spontaneo e il 23% delle persone sono poi state dimesse dagli ospedali senza alcun deficit. Significa che due pazienti su 10 sono tornati alla vita di prima. L’età media dei pazienti è di 70 anni.

Collaborazione

Attualmente l’Associazione Marinai di salvataggio si è auto organizzata per sessioni di allenamento e simulazioni creando l’East Coast Rescue Academy. La battaglia professionale (ancora oggi le gestioni dei servizi di salvamento sono private) ha marciato pari passo con l’esigenza dei lavoratori del salvamento di interagire con gli operatori del 118 negli aggiornamenti alle pratiche rianimatorie e di pronto soccorso.

Risalgono al 1995 i primi corsi di formazione organizzati col 118 e sono proseguiti in questi decenni fino ad arrivare alle collaborazioni annuali di confronto e formazione all’uso dei Dae insieme al progetto territoriale di Rimini Cuore. Marinai di salvataggio e operatori 118 prima in due pianeti professionali che si incontravano solo nei momenti tragici degli interventi, ora potevano e possono confrontarsi su procedure, tecniche di prevenzione incidenti e simulazione interventi a terra e in mare per ottimizzare il soccorso rendendo automatizzati i riflessi motori e ridurre i tempi.

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