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Cronaca

Il presunto picchiatore del centro storico: "I due italiani hanno molestato una minorenne, il coltello non è mio"

Interrogato dal gip, il peruviano 28enne arrestato dai carabinieri rigetta tutte le accuse e fornisce la sua versione sull'aggressione del 26 marzo

E' stato interrogato dal gip lunedì mattina il peruviano 28enne arrestato lo scorso 14 aprile dai carabinieri di Rimini con l'accusa di essere uno dei due picchiatori che, la sera del 26 marzo, hanno pestato due amici 50enni nel centro storico. Il sudamericano, difeso dall'avvocato Robero Barra in sostituzione dell'avvocato Michele Di Viesti, davanti al magistrato ha fornito una sua versione piuttosto nebulosa su quanto accaduto quella notte a ridosso della Vecchia Pescheria. Secondo il ragazzo, infatti, a dar fuoco alle polveri sarebbero state le stesse vittime che avrebbero infastidito una ragazzina minorenne facente parte del gruppo di sudamericani che si trovava in piazza Cavour. Parole che, sempre secondo il 28enne, avrebbero scatenato la furia del fratello della minore che avrebbe affrontato i due uomini. Allo stesso tempo il peruviano ha rigettato con forza l'accusa di aver rapinato i 50enne di smarphone e tablet sostenendo di non essere stato lui a strapparglieli dalle mani. Una difesa su tutta la linea accusatoria tanto che, alla fine, ha smentito anche di essere stato armato di coltello e che la lama gli era stata passata da qualcuno di cui però non è stato in grado di fornire ulteriori dettagli. Al termine dell'interrogatorio il gip ha convalidato il fermo e disposto la misura cautelare del carcere. 

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, invece, il peruviano arrestato sarebbe il leader del gruppo di stranieri che intorno alle 2 in piazza Cavour proprio davanti alla Vecchia Pescheria aveva scatenato un putiferio lasciando a terra i due 50enni feriti e doloranti per le percosse subìte. Erano stati i passanti a dare l'allarme facendo accorrere l'ambulanza del 118 e una pattuglia dei carabinieri coi militari dell'Arma che avevano raccolto le testimonianze dei presenti. Gli inquirenti erano poi passati alle telecamere di videosorveglianza della zona e, attraverso i filmati, erano riusciti sia a ricostruire l'accaduto che ad arrivare all'identificazione del 28enne. Sono in corso ulteriori accertamenti per trovare tutti i componenti del gruppo di sudamericani.

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