Confiscato il patrimonio illecito accumulato in oltre 50 anni di attività criminale
Il malvivente già in carcere per una lunga serie di reati legati agli stupefacenti, all'estorsione, alle armi da fuoco e con una condanna in Appello per tentato omicidio aveva accumulato beni per oltre 600mila euro
Arriva la confisca del patrimonio, accumulato in 50 anni di attività criminale, per Sergio Arfelli il 70enne nativo di Ravenna, già in carcere per una lunga serie di reati legati agli stupefacenti, all'estorsione, alle armi da fuoco e con una condanna in Appello per tentato omicidio. Dopo il sequestro, operato dalla Divisione Anticrimine della Questura di Rimini lo scorso ottobre, nei confronti del malvivente è scattata la requisizione di 5 immobili destinati ad abitazione tra le province di Pesaro-Urbino e Rimini e una vettura per un valore totale di oltre 600mila euro. I beni erano finiti nel mirino degli inquirenti che, al termine di una complessa indagine, avevano accertato come questi avrebbero fatto parte dei proventi derivanti dall'attività criminale del 70enne residente nel riminese. Come hanno sottolineato gli investigatori, il grosso del patrimonio sarebbe stato messo da parte grazie allo spaccio di stupefacenti nel quale Arfelli si era specializzato negli ultimi anni con il reinvestimento del denaro nel settore immobiliare e commerciale.
Gli approfondimenti patrimoniali, sviluppati per mesi dal personale della Divisione Anticrimine della Questura di Rimini e finalizzati a ricostruire i flussi finanziari e bancari, avrebbero consentito di accertare una sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio riconducibile al 70enne, ipotizzando un illecito arricchimento, elementi confermati dal Tribunale di Bologna- sezione misure di prevenzione – che ha emesso un decreto di confisca dei beni citati. Il Tribunale di Bologna, oltre al provvedimento di confisca dei beni che potrà essere comunque appellato dall’interessato, ha disposto nei confronti dell’uomo l’applicazione della misura personale della Sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per anni 3, riconoscendo in questo modo la pericolosità sociale del proposto allo scopo di impedire la consumazione dei reati nell’ambito del territorio nazionale.
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