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Cronaca

Gli infermieri scendono in piazza: un presidio del sindacato davanti alla Prefettura

L'organizzazione sindacale Nursing Up darà luogo a un presidio davanti alla prefettura di Rimini chiedendo che una delegazione venga audita dal prefetto

Lunedì 28 febbraio gli infermieri italiani scendono nuovamente in piazza. L'organizzazione sindacale Nursing Up darà luogo a un presidio davanti alla prefettura di Rimini chiedendo che una delegazione venga audita dal prefetto. "Chiediamo un‘area contrattuale infermieristica e per le altre professioni sanitarie che riconosca peculiarità, competenza e indispensabilità ormai evidenti di categorie che rappresentano oltre il 52% delle forze del Servizio sanitario nazionale e che, assieme alle altre professioni sanitarie non mediche raggiungono oltre il 76% degli organici delle professioni sanitarie. Chiediamo una congrua integrazione dell'indennità di specificità infermieristica e di quella “di tutela del malato e di promozione della salute”, di cui all’articolo 1), commi. 409 e 410 della Legge n. 178/2020. Adozione di specifiche disposizioni per una reale attività di contrasto della violenza verso gli infermieri nei luoghi di lavoro, aberrazione che ormai ha raggiunto l’acme nelle strutture sanitarie pubbliche, da realizzarsi anche attraverso l’introduzione di presidi di vigilanza da parte delle forze dell’ordine e/o strutture private, oltre al costante monitoraggio e prevenzione di tali fatti che mettono in pericolo l’incolumità psicofisica degli interessati. Chiediamo risorse economiche sufficienti ed idonee direttive all’Aran, per garantire il riconoscimento e valorizzazione sul piano economico le profonde differenze tra le professioni sanitarie ex legge 42/1999 e le altre professioni che svolgono attività funzionali e/o strumentali nel comparto pubblico della Salute, differenza sempre esistite, ma rese ancora più evidenti da Covid".

E ancora: "Chiediamo immediato adeguamento delle dotazioni organiche del personale operante nella generalità dei presidi ospedalieri e sul territorio. Aggiornamento altrettanto immediato della programmazione degli accessi universitari, perché gli infermieri attuali non bastano, ne mancano ormai tra 80 mila e 100 mila, ma gli Atenei puntano ogni anno al ribasso. Chiediamo immediata modifica del comma 464-bis , introdotto con l’articolo 20 del DL n. 41 del 22 marzo 2021 convertito in legge del 21 maggio 2021, n 69, garantendo che agli infermieri ed al personale delle altre professioni sanitarie di cui alla legge n 42/1999 , che intrattengono un rapporto di dipendenza con gli Enti e/o le strutture del SSN, venga garantito, al pari degli altri professionisti sanitari laureati, l’estensione dell’avvenuta la rimozione del vincolo di esclusività non solo per l’effettuazione delle vaccinazioni, ma a tutto l’alveo delle attività di loro competenza. Chiediamo direttive e risorse finalizzate a sostenere l’aggiornamento professionale dei professionisti del comparto, riduzione del debito orario settimanale degli stessi (orario di servizio) pari ad almeno 4 ore settimanali, da utilizzare per le attività di aggiornamento, come già avviene per i medici. Chiediamo direttive e nuove risorse finalizzate all’immediato e stabile riconoscimento degli infermieri specialisti e gli esperti in applicazione della Legge 43/06 ,e per la valorizzazione economico giuridica della funzione di un coordinamento , valorizzazione delle competenze cliniche e gestionali degli interessati".

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