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Cronaca

L'ultimo saluto a Giada, la donazione dei suoi organi ha salvato due bambini

Nel giorno dei funerali della 16enne scomparsa in un drammatico incidente stradale la notizia che due giovanissimi potranno sperare in una vita migliore

Una folla che la chiesa di Gualdicciolo non è riuscita a contenere per i funerali di Giada Penserini, la 16enne deceduta in un drammatico incidente stradale nel quale aveva perso la vita anche l'amico 18enne Simone De Luigi. La pioggia battente ha accompagnato le lacrime e il dolore di parenti e amici che, ancora, non hanno trovato spiegazioni in quella morte prematura che ha portato via loro una ragazzina piena di vita e di speranze. "Una vita che si spegne a soli 16 anni toglie un po' di futuro, ma il dolore fa scavare in profondità fino a nutrire la speranza" ha spiegato il Vescovo Andrea Turazzi ricordando però che "Giada vive nel coraggio della sua famiglia e nei sorrisi dei suoi amici”. Amici che hanno voluto lasciare un ricordo scrivendo un pensiero sulla bara bianca della ragazzina e che si sono avvicendati per ricordarla e testimoniare i momenti felici passati insieme, la passione per la danza e la musica, risate e pianti da condividere, dettagli di vita da cui emerge il ritratto di una giovane dolce e pura, determinata nei valori e altruista; che amava guardare le stelle “e cercava il buono in tutto e tutti”. Non ti dimenticheremo mai – ripetono – “Buon viaggio, stellina”, ora “Tocca il cielo per noi”. Monsignor Turazzi ha poi voluto esprimere ai genitori sincera gratitudine per l'ultimo atto d'amore compiuto, l'aver acconsentito la donazione degli organi: “Giada, chicco di grano moltiplicatore di vita”.

Nel giorno delle esequie, infatti, è arrivata anche la notizia che la scomparsa della 16enne ha salvato la vita a due bambini. Il suo fegato, infatti, è stato diviso per essere donato a una bambina ucraina di 11 anni e a un neonato. Il primo intervento, particolarmente complesso, è stato eseguito all'ospedale Molinette di Torino sulla paziente arrivata in Italia con una missione umanitaria. Il trapianto dell'emi-fegato 'Split destro' è stato eseguito dal professor Romagnoli con la sua equipe ed è durato 12 ore, in ragione della sua elevata complessità tecnica. La parte più piccola del feto, la sinistra, è stata invece impiantata in un lattante all'ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

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