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Cronaca Montescudo

Montescudo, il Comune sugli ambulatori medici: "Attivo uno ogni 1.140 abitanti"

E' quanto afferma l'amministrazione comunale, specificando che "già negli scorsi decenni essa era utilizzata come punto prelievi locale dall’Ausl, con piena soddisfazione dell’utenza"

"La nostra prima preoccupazione è garantire a tutti i cittadini che gli ambulatori attivi sono a norma. E non è vero che a Santa Maria del Piano non ci sia un ambulatorio: esiste, è di proprietà del Comune ed è gestita dallo stesso medico che opera nell’ambulatorio di Montescudo". E' quanto afferma l'amministrazione comunale, specificando che "già negli scorsi decenni essa era utilizzata come punto prelievi locale dall’Ausl, con piena soddisfazione dell’utenza. I relativi spazi erano e sono pertanto a norma, in quanto conformi ai requisiti di legge".

"Non è bastato fare le verifiche e darne conto, come non è bastato un referendum e 4 anni di legislatura per fargli comprendere che oggi Montescudo e Monte Colombo sono un unico Comune e quindi un unico territorio: ragionare ancora secondo il vecchio criterio territoriale dei due ex Comuni, quello sì che è anacronistico, per usare le loro stesse parole - prosegue l'amministrazione comunale -. Ed è come unico Comune che vanno eventualmente valutati i servizi: nel caso degli ambulatori, se ne calcoliamo solo 6 dei 7 presenti per il fatto che 2 sono gestiti dallo stesso medico, si tratta di 1 attivo ogni 1.140 abitanti, anche se a strutture vere e proprie il conto pro capite sarebbe ancora migliore. Considerando che la media nazionale delle prese in carico di un medico condotto è superiore a 1.250, siamo perfettamente in linea, se non meglio, di tanti altri Comuni italiani. Questo non significa assolutamente che ci si possa fermare su questo e altri servizi così importanti, specialmente in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo".

L’Amministrazione Comunale e tutti gli Uffici, per quanto di loro competenza, viene rimarcato, "è costantemente al lavoro per migliorare ogni possibile aspetto e trovare soluzioni alle varie criticità che si possono eventualmente creare anche a causa dell’emergenza sanitaria: lo abbiamo fatto per le scuole e i trasporti scolastici che sono aumentati, così come ci siamo impegnati per la questione dell’Ufficio Postale, lo abbiamo fatto anche per gli ambulatori".

Intervento anche per Trarivi: "Quell’ambulatorio era stato collocato a suo tempo in un immobile di proprietà della Parrocchia, in quanto il Comune non dispone di spazi in tale frazione e ci risulta che sia stato lo stesso medico condotto a rinunciare all’utilizzo degli spazi messi a sua disposizione, sia nella canonica che nell’ex sede della ferramenta. Spazi che risultavano comunque ancora disponibili, ma il medico non ha formulato a questa Amministrazione alcuna richiesta di spazi alternativi. E’ chiaro che di fronte a future richieste da parte di medici o autorità sanitarie competenti, o a sopraggiunte esigenze della popolazione, si valuteranno tutte le opportunità possibili”.

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