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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Uccise la moglie durante un raptus di follia, nuova perizia psichiatrica sull'assassino

Il perito del Tribunale dovrà valutare se la situazione di pericolosità già accertata su Raffaele Fogliamanzillo sussista ancora in vista della scadenza della custodia cautelare nella Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza

Si è aperto il processo in Corte d'Assise a Rimini nei confronti di Raffaele Fogliamanzillo il 62enne reo confesso aver ucciso, con 11 coltellate, la moglie Angela Avitabile durante un raptus di follia il 22 aprile del 2022. Difeso dall'avvocato Viviana Pellegrini, l'uomo si trova attualmente rinchiuso in una Rems (Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza) in quanto una perizia disposta dal gip ed eseguita dal professor Renato Ariatti lo ha ritenuto totalmente incapace di intendere e volere, anche se in grado di affrontare un processo, e socialmente pericoloso. Nel primo giorno di dibattimento i giudici hanno disposto nei confronti dell'imputato una nuova perizia psichiatrica, affidata sempre al professor Ariatti, nella quale si dovrà accertare se per il 62enne sussista ancora una pericolosità in vista della scadenza dei termini della custodia cautelare. La sanità mentale dell'uomo è al centro di una controversia coi legali delle parti civili, i famigliari di Fogliamanzillo sono tutelati dagli avvocati Milena Montemaggi e Aidi Pini, che hanno presentato la relazione del professor Ermanno Arreghini che ha ritenuto l'uomo pienamente in possesso delle sue facoltà mentali. 

Quello in via Portogallo era stato un omicidio efferato tanto che l'esame autoptico aveva rivelato come il primo fendente, scagliato con un coltello da cucina, avesse quasi reciso la testa della donna mentre il secondo colpo, anche questo mortale, aveva raggiunto la vittima al cuore. Altre 5 coltellate hanno raggiunto il corpo della vittima mentre le restanti 5 sarebbero da attribuirsi a ferite procuratesi dalla 62enne nel tentativo disperato di salvarsi dalla furia dell'uomo. 

Era emerso fin da subito che si era trattato di un femminicidio dettato dalla gelosia dall'uomo esasperata dai suoi problemi di natura mentale. Problemi psichici emersi anche nel corso dell'interrogatorio di garanzia di Fogliamanzillo che, in lacrime, davanti al Gip aveva negato che la moglie fosse morta: "Lei è ancora viva - aveva raccontato al giudice - e se è morta voglio vedere il suo corpo e andare al suo funerale". Frasi deliranti che si sono aggiunte al movente, quello della gelosia, che lo hanno spinto ad aggredire la Avitabile con un coltello a serramanico nella convinzione che donna avesse un amante. Ad accendere l'ennesima lite sarebbe stata l'ossessione di Fogliamanzillo di essere tradito e, secondo gli inquirenti, ad accendere nuovamente la miccia della gelosia era stata una recente operazione alla cataratta subìta dal 62enne che a suo dire era "tornato a vedere chiaro" individuando l'inesistente amante della donna. La situazione, però, è degenerata al punto tale che verso le 21 Fogliamanzillo  accecato da questa convinzione e dal fatto che quella sera la moglie lo avrebbe apostrofato con un "cornuto" aveva afferrato un coltello a serramanico con il quale aveva colpito più volte la moglie infierendo sul collo di lei fino ad ucciderla. Nonostante il trambusto, secondo quanto emerso, i nipoti dei due presenti nell'appartamento non si sarebbero accorti di nulla. Dopo aver commesso il delitto, il 62enne è uscito di casa per avviarsi negli uffici della Questura di Rimini dove si è presentato, pare in stato confusionale, per confessare l'omicidio. 

Secondo gli inquirenti Fogliamanzillo già in passato aveva dato segni di squilibrio mentale, tanto che da oltre 10 anni era seguito dal Centro di igiene mentale per una sindrome ansiosa depressiva in soggetto bipolare; ma, nonostante questo, negli ultimi tempi la sua gelosia era diventata sempre più ossessiva, tanto che alla fine del 2021 c'erano già stati allarmanti segnali di violenza non solo nei confronti della vittima, ma anche verso gli altri famigliari ritenuti complici nel coprire le scappatelle della donna. L'Avitabile, infatti, già nel settembre dello aveva chiesto aiuto ai carabinieri a causa della furia del marito, ma in quella occasione non aveva voluto sporgere denuncia e gli stessi medici del Centro di igiene mentale non avrebbero trovato una situazione preoccupante. Una nuova aggressione del 62enne era stata poi registrata il 28 febbraio 2022 con un nuovo intervento dei carabinieri, al termine del quale nei confronti di Fogliamanzillo era stato aperto un fascicolo per maltrattamenti in famiglia. La vittima, il 4 aprile, era stata ascoltata dai militari dell'Arma, ma in quell'occasione aveva precisato che il marito a parte le accuse infondate di adulterio non aveva avuto comportamenti violenti.

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