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Politica Riccione

Terremoto in consiglio a Riccione, Villa passa in gruppo misto. Il Pd: "Nel rispetto degli elettori si dimetta"

Si tratta del secondo movimento all’interno della maggioranza: dato che anche Gianluca Vannucci (Partito Democratico) durante gli scorsi mesi era passato in gruppo misto

Scossone all’interno del gruppo di maggioranza in consiglio comunale a Riccione. Il tanto atteso lavoro di mediazione, iniziato da oltre un mese dopo che nel corso di una seduta era venuto meno il numero legale (complice anche in quel caso la decisione della minoranza di lasciare l’aula), alla fine non ha portato i frutti sperati: la consigliera di maggioranza Valentina Villa (Uniamo Riccione) ha espresso la volontà di passare in gruppo misto. Si tratta del secondo movimento all’interno della maggioranza: dato che anche Gianluca Vannucci (Partito Democratico) durante gli scorsi mesi era passato in gruppo misto. La sindaca Daniela Angelini si trova così a fare i conti con un equilibrio modificato: lo schema in consiglio passa a 13 consiglieri di maggioranza, 8 di minoranza e 3 inseriti in gruppo misto. Lo scenario ha provocato acque agitatissime in casa Uniamo Riccione, in quanto la scelta di Villa non è stata condivisa e anzi la lista consiliare (che in giunta è rappresentata dall’assessore al Bilancio Alessandro Nicolardi) ha espresso vicinanza e pieno sostegno alla sindaca. Il terremoto ha provocato le dimissioni del direttivo, aprendo una nuova fase congressuale.

Ora sono però in molti a chiedere le dimissioni di Valentina Villa. Anche perché la posta in gioco è elevata, con una maggioranza che si trova con un numeri solidi ma non più così imponenti a livello prettamente di teste. Molto severo è il commento a caldo di Riziero Santi, ex presidente della Provincia e oggi anche segretario del Pd di Riccione: “Dispiace vedere che certi consiglieri, giovani e pieni di energie, alle prime difficoltà girano la schiena, cambiano casacca, ma non mollano la poltrona - dice -. La politica è un’altra cosa. La politica è riflessione, coerenza, condivisione di un’idea, di un progetto, di cose e di valori, che vanno molto al di là di una delibera di Consiglio. La politica è la fatica del confronto e della ricerca della sintesi unitaria”.

Dopo il caso del consigliere eletto nelle liste del Pd ora tocca alla consigliera eletta nella lista di Uniamo che passa al gruppo Misto. La reazione del Pd e di Uniamo non poteva che essere la stessa: “dimettetevi”. E Santi prosegue: “Assumetevi la vostra responsabilità di non essere legittimamente d’accordo con il collettivo ma abbiate la forza morale di lasciare il campo ad altri, nel rispetto degli elettori. Cambiare idea è legittimo ma farlo avvalendosi dei voti ricevuti in precedenza è un malcostume della politica a tutti i livelli al quale non dobbiamo rassegnarci. Per il resto, dopo il dispiacere nel dover prendere atto di queste scelte personali, c’è comunque una maggioranza che rimane tale e che serra i ranghi e si ritrova, unita più che mai (Pd, Riccione2030, Coraggiosa, Uniamo, Riccione col Cuore e M5S), nell’affrontare i temi veri di questa legislatura che sono quelli che porteranno la città di Riccione fuori dal nulla degli ultimi otto anni”.

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