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Cronaca

Feroce rapina nel parcheggio del centro commerciale, giudizio immediato per l'autore del colpo

Il malvivente, per rubare una borsa a un'anziana, non aveva esitato a cercare di investirla con l'auto rubata per poi scaraventarla sull'asfalto provocandole dei seri traumi

Il gip del Tribunale di Rimini, Manuel Bianchi, ha disposto il giudizio immediato per l'autore della violenta rapina avvenuta nella mattinata dello scorso 22 aprile nel parcheggio del centro commerciale "Le Befane" ai danni di una 87enne finita in prognosi riservata per le lesioni riportate. L'autore del colpo, che ha confessato durante l'interrogatorio di garanzia, è un 38enne partenopeo che aveva dichiarato di non aver saputo resistere alla tentazione dello scippo. Difeso dall'avvocato Giordano Fabbri Varliero, il malvivente aveva spiegato di essere giunto a Rimini a bordo di una vettura poi risultata rubata nel bolognese per cercare lavoro dopo che lo scorso giugno era uscito dal carcere. Secondo quanto dichiarato dallo stesso 38enne, avrebbe quindi cercato un impiego come commesso nei negozi del centro commerciale ma senza esito.

Uscendo dal parcheggio avrebbe quindi notato la borsa della vittima incustodita su un carrello, mentre la proprietaria stava caricando la spesa in auto, e "non sapendo resistere" l'aveva afferrata. L'87enne, però, si era accorta di quanto stava accadendo e aveva cercato di fermare il ladro infilandosi nel finestrino dell'utilitaria per riprendersi il maltolto ma, il 38enne, aveva spinto sull'acceleratore travolgendola e facendola rovinare a terra per poi fuggire a tutta velocità. A dare l'allarme erano stati i presenti che, oltre alla polizia di Stato, avevano chiesto aiuto al 118 con un'ambulanza che si era precipitata sul posto. Mentre gli inquirenti cercavano di capire cosa fosse successo, l'87enne era stata soccorsa dai sanitari e poi trasportata d'urgenza all'Infermi di Rimini dove i medici si erano riservati la prognosi a causa di un serio trauma cranico. In via Caduti di Nassirya nel frattempo erano intervenuti anche gli investigatori della Squadra Mobile che, oltre a raccogliere le testimonianze dei presenti, avevano acquisito i filmati delle telecamere a circuito chiuso che sorvegliano gli ingressi del centro commerciale. 

Grazie alle immagini era stato possibile risalire al numero di targa della 500 utilizzata dal rapinatore, risultata rubata in provincia di Bologna lo scorso 19 aprile. Gli ulteriori accertamenti sui video, uniti alle testimonianze di quanti avevano assistito alla rapina, avevano permesso di ottenere una buona descrizione del malvivente con gli investigatori che si erano messi a setacciare il database delle forze dell'ordine per riuscire ad accertarne l'identità. Grazie al lavoro certosino del personale della Mobile era stato così possibile identificare il rapinatore per un 38enne residente nel casertano, già noto alle forze dell'ordine per una serie di reati contro la persona. Erano scattate le ricerche in tutta Italia e, nella notte tra il 22 e il 23 aprile, gli inquirenti erano riusciti a rintracciare la Fiat 500 che si muoveva nel tratto pugliese dell'A14 tra Cerignola e Andria. Allertati i colleghi pugliesi, era partita la caccia all'auto in fuga che era stata individuata e fermata in provincia di Pescara col 38enne al volante che era stato arrestato.

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